Ultime ore per i dettagli nella sede di Gallarate prima della partenza dei mezzi con il materiale, tutto pronto a Tirrenia per accogliere i 4o protagonisti ciechi e ipovedenti della terza edizione del Camp Estivo Real Eyes Sport, patrocinato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, quest’anno intitolato alla memoria di Davide Cassioli, fratello di Daniele presidente e fondatore di Real Eyes Sport.
I giovani con disabilità visiva hanno purtroppo scarse occasioni d’incontro con il movimento e lo sport e le conseguenze, oltre che sul piano motorio, rischiano di essere importanti anche dal punto di vista sociale ed emotivo.
“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il vedere” e per questo in presenza di una minorazione visiva è fondamentale sperimentare in prima persona, venendo meno il più classico dei canali per costruire motivazione al fare nei più piccoli: l’imitazione.
Per questo l’associazione costruisce la propria mission basandosi sull’esperienza sportiva che, declinata con i giusti ingredienti diventa un vero e proprio momento di crescita.
Il camp avrà come focus l’attività motoria di base, proposta tutte le mattine presso il Centro di Preparazione Olimpica e Paralimpica del Coni di Tirrenia, momenti di socialità come il pranzo e momenti ludici e attività in spiaggia e acqua per favorire lo sviluppo di competenze motorie in diversi ambienti che riguardano la quotidianità di tutti noi. Sarà inoltre possibile cimentarsi in molte discipline sportive quali il blind tennis, l’equitazione, lo show down, il sup e il surf.
Insomma: una scorpacciata di movimento, sport, socialità, sorrisi e inclusione.
Come sempre la sede logistica del Camp sarà il Centro Le Torri di Tirrenia, struttura ricettiva pensata per i non vedenti e da anni leader in Italia nell’ambito dell’accessibilità. Personale formato, percorsi dattiloplantari sul pavimento e fonti sonore sono alcune delle accortezze che rendono davvero gradevole il soggiorno in questo hotel per chi non vede.
Per accompagnare i piccoli atleti in questa avventura sono scese in campo anche le università che hanno promosso, a vari livelli, la presenza al camp come occasione formativa di tirocinio per studenti di scienze motorie, dell’educazione e neuropsicomotricità. Un’ottima strategia per fare cultura sull’importanza dello sport tra i professionisti del domani.
La novità di questa terza edizione è la presenza di studenti dei licei sportivi, così da allenare presto le nuove generazioni all’inclusione.
Il Camp di quest’anno è intitolato alla memoria del fratello di Daniele Cassioli, Davide, scomparso prematuramente nel maggio scorso
“Credo fortemente che di fronte a prove così dolorose come la perdita di un fratello l’unica strada possibile sia quella di aggrapparsi alle cose belle della vita come il tempo passato con questi bimbi e con le loro famiglie – racconta Cassioli – Per me è il modo migliore per restituire quanto il destino mi ha dato. Davide manca e per averlo con noi abbiamo pensato di dedicare alla sua memoria ogni singolo sorriso di questa settimana che ci aspetta.Inoltre per me lo sport è stata una salvezza perché mi ha dato consapevolezze motorie, sociali e fisiche e per questo mi batto affinché, la fortuna di incontrare lo sport per chi non vede, non sia casuale ma diventi sistematica e culturalmente contemplata.
Sono anche fiero di tutto lo staff che compone la famiglia Real Eyes Sport: segretarie, progettisti, volontari, accompagnatori, sostenitori e amici.
Un mix di competenze straordinarie messe al servizio di questi bambini speciali che spesso vivono un approccio alla disabilità esclusivamente assistenzialistico e rischiano di perdere il contatto con la felicità.”
Real Eyes Sport ha come mission la promozione delle attività sportive per persone con disabilità, in particolare quella visiva. L’associazione si impegna nell’organizzazione di progetti per l’avvicinamento allo sport paralimpico e più in generale per promuovere fin dall’infanzia il processo d’inclusione sociale a cui tutti hanno diritto. L’obiettivo di Real Eyes Sport è quello di fare cultura sulla cecità, una condizione che spesso spaventa molto più di altre disabilità. L’Associazione si prefigge di trasmettere valori importanti come la fiducia nell’altro, l’assenza di pregiudizio, la determinazione nel raggiungere gli obiettivi, la forza di superare gli ostacoli e la capacità di entrare in contatto reale con se stessi. La disabilità visiva mette nella condizione di sviluppare una fiducia nel rapporto con l’altro che permette di stabilire legami profondi, veri e sinceri. Real Eyes Sport intende agire come interlocutore di riferimento per tutte quelle associazioni sul territorio italiano che operano con la disabilità visiva lavorando con loro nel processo di formazione della cultura della cecità, fondandola su un valore primario e assoluto: l’inclusione.
Per info: www.sportrealeyes.it – segreteria@sportrealeyes.it – 340/7041884