“ Da quando Baggio non gioca più, non è più domenica” – (Cesare Cremonini)

Mario Zungri, nasce a Napoli nel 1984, perde la vista all’età di dieci anni. Diplomato alla scuola di fisioterapia. Ama il calcio e tifa la Juventus.

 

  • “ Ciao Mario, raccontami un po’ di te ”
  • “ Allora, io ho perso la vista a 10 anni dopo vari interventi chirurgici ma è stato traumatico perché solo dopo l’ultima operazione mi sono svegliato completamente cieco ”

 

  • “ E come l’hai affrontata? La tua famiglia? ”
  • “ I miei mi sono stati sempre vicini. Mi hanno sempre aiutato e supportato in tutto. Poi adesso con mia madre condividiamo una grande cosa: da poco ha perso la vista anche lei e quindi condividiamo praticamente tutto ”

 

  • “ Parlami di sport ”
  • “ Io amo il calcio da sempre, sono un grande tifoso juventino e adoro Gigi Buffon. Gioco a calcio a 5. Mi piace molto perché come ogni sport di squadra offre una grande occasione per socializzare. In campo ci sono vedenti e non vedenti. Ad esempio il portiere e l’allenatore vedono, anche una persona che è dietro la porta avversaria vede, e quando entri in area ti parla e ti dice dove sei. Grazie al calcio ho anche viaggiato in molti Paesi europei. Io ho giocato in tutti i ruoli ma ora mi trovo bene da difensore. Nel 2007 ho vinto una Supercoppa con il Napoli e nel 2013 uno scudetto con la Roma ma le vittorie più belle sono il matrimonio nel 2016 e la nascita di nostra figlia Maria Francesca ”

 

  • “ Che rapporto hai con la tua cecità? ”
  • “ Direi buono. Certo, inizialmente è stato un po’ difficile, ma ora siamo diventati amici, anche grazie al calcio, che mi ha fatto capire che se vuoi una cosa, da una piccola conquista ad un trofeo, anche se hai una disabilità con l’impegno la puoi ottenere ”