La scherma come filosofia di vita.
Silvia nasce a Roma, il 24 maggio del 1983. Lo sport ha sempre fatto parte della sua vita. Il nuoto, la palestra, l’equitazione e la pallavolo.
Dice Silvia: “Proprio la pallavolo mi ha dato tanto, mi ha tolto tanto, e poi mi ha dato tanto di nuovo. Mi spiego meglio: avevo 11 anni, era una normale mattinata di scuola, ora di educazione fisica. Quando ad un certo punto mi arriva una pallonata in pieno volto. Sul momento solo dolore e nulla di più. È stato negli anni seguenti che mi hanno operata per un distacco di retina e conseguente glaucoma. Ora non ho nessuno dei due ma mi sono rimasti addosso gli effetti, in pratica ho perso la vista. Da lì ho iniziato a fare scherma per non vedenti e non l’ho più lasciata.”
“Quindi in un certo senso lo sport ti ha salvato la vita?“
“Assolutamente sì, quando sono in palestra e combatto non c’è nulla che mi ferma e mi fa pensare alla mia condizione. Li siamo tutti uguali, veniamo giudicati come atleti e non come disabili, come spesso fa la nostra società.“.
“Mi spieghi un po’ come funziona la scherma per non vedenti?”
In realtà non ci sono grosse differenze con quella per i vedenti. Solo c’è un binario lungo la pedana e dei segnali sonori differenziati, che segnalano la stoccata. Inoltre si può impugnare solo la spada, perché a differenza del fioretto e della sciabola puoi toccare tutto il corpo. È uno sport molto utile per l’orientamento e l’equilibrio“.
“Qual è il tuo Palmarès?“
“Ho disputato 6 Campionati italiani assoluti e 2 Tornei internazionali. A Cascais nel 2015 ho preso l’oro e a Modica nel 2019 argento nella gara a squadre”.
“Hai un sogno sportivo?“
“Ovviamente sì, vincere un mondiale e partecipare alle olimpiadi, speriamo che nel 2024 si riesca a inserire la scherma come disciplina paralimpica“.
“Consiglieresti la scherma ai bimbi non vedenti?“
“Assolutamente sì, non solo la scherma e non solo ai bambini non vedenti. Tutti devono fare sport, li impari a misurarti con te stesso, con l’avversario, a controllare le tue paure, le tue ansie e a gestire le tue emozioni. Vieni giudicato per quello che vali e non per quello che sei. Lo sport è uno stile di vita che tutti dovrebbero seguire. È importante avere dei buoni allenatori che siano anche dei formatori. È importante iniziare da subito, da piccoli, perché come dice una delle mie citazioni preferite di Laura Pausini: il tempo non ha tempo. Te lo prendi oppure se ne va“.