Newsletter Novembre 2024

Siamo grandi… o forse no!

Lo scorso 23 ottobre Real Eyes Sport ha compiuto 5 anni. Un numero tondo, il primo per noi, e anche una cifra che, se pensiamo ai bambini, denota una creatura ancora davvero piccola, eppur non più neonata.

Così mi sono chiesto: noi, invece, a che punto siamo?

Ripenso allora a quando siamo nati, a quando la sola idea di organizzare un camp non mi faceva dormire la notte; poi ci siamo inventati “Spazio al Gesto”, per essere più vicini e costanti per le nostre famiglie, è nata la squadra di calcio a cinque, il blind tennis, il nuoto e il baseball anche per i più piccini, ci sono state le prime partecipazioni a manifestazioni agonistiche.

E penso anche a oggi, e all’arrivo di tante altre nuove attività che ruotano sempre intorno allo sport.

Sono felice, perché mi rendo conto che, nel tempo, Real Eyes Sport sta diventando, nel suo piccolo, un punto di riferimento, e che, insieme con noi, stanno crescendo pure tanti professionisti senza i quali tutto questo non sarebbe possibile. Mi riferisco alle persone della segreteria, a quelle dell’area di comunicazione, a coloro che si occupano della gestione amministrativa e, ovviamente, a tutte le allenatrici e gli allenatori che, instancabilmente, progettano sessioni di allenamento attività, iniziative varie e nuove collaborazioni. Ecco, a tutte queste persone, va il nostro grazie.

Insomma, adesso ci prepariamo ad affrontare anche questa metaforica prima elementare e siamo sicuri che sarà bellissimo continuare a vivere questa crescita insieme.

Stay tuned!

Buona lettura!
Daniele Cassioli
 

La misura siamo noi 

Una chiacchierata con Rachele Grasso sull’esperienza da istruttrice in “Spazio al Gesto”

La crescita, lo sappiamo, non si pesa solo in anni. E, se dovessimo scegliere delle unità di misura per stimare la nostra, l’esperienza di “Spazio al Gesto” sarebbe sicuramente tra le più oggettive. Ma, dietro ogni grande progetto (che nasce piccolo, teniamolo a mente), ci sono sempre grandi persone; e per questo noi, oggi, abbiamo chiesto a Rachele Grasso di raccontarci la sua, di esperienza, in qualità di istruttrice del polo di Fossano (CN), in Piemonte.

Quando finisci di lavorare, cosa porti a casa con te di questa realtà, umanamente parlando?

Dal punto di vista umano si tratta indubbiamente di una delle esperienze più forti e gratificanti che io abbia mai fatto nella vita. Trascorrere, ogni due settimane, del tempo con bambini che manifestano voglia ed entusiasmo di vivere un momento di sport insieme e di imparare cose nuove divertendosi è qualcosa di meraviglioso. Ciò che altri danno per scontato, e che magari ogni tanto vivono anche con noia e distrazione, per i bambini dell’associazione costituisce invece un momento fondamentale, e che desiderano vivere appieno!

Che insegnamenti hai ricavato da questa esperienza?

Sicuramente ho imparato, nel tempo, che ogni attività sportiva può essere adattata ai bambini ciechi e ipovedenti, con i giusti accorgimenti. Non solo: mi sono sempre più resa conto di quanto lo sport possa aiutare i bambini a migliorare il loro livello di autonomia e autostima nella vita quotidiana. 

Come vedi cambiare i bambini? E i loro genitori?

I bambini sono migliorati tantissimo nella gestione degli spazi (in campo spesso si muovono da soli, con la sola guida della voce in alcuni casi), oltre che nella coordinazione e nella sicurezza di sé nelle varie discipline a cui si dedicano (salto in lungo, lanci e percorsi motori). Anche la nostra relazione con i genitori è migliorata molto: c’è fiducia reciproca e profonda condivisione di intenti. Tra l’altro, le lezioni rappresentano anche un momento di confronto e mutuo aiuto tra i genitori stessi. 

Qual è il tuo più grande sogno in merito al futuro di questi bambini nello sport? 

Il mio grande sogno sarebbe quello di far vivere ai bambini un’esperienza sportiva inclusiva al 100%, e quindi una pratica che veda allenarsi insieme bambini ipovedenti, non vedenti, normodotati… Nessuno escluso insomma! Credo che il vero obiettivo per il futuro sia questo: eliminare ogni tipo di barriera, che sia sociale, fisica, o psicologica, alla partecipazione allo sport.

A fare regali non si è mai troppo in anticipo 

Sono ordinabili dal nostro sito i prodotti solidali per il Natale 2024

Vero è che le competizioni, da sportivi quali siamo, ci piacciono, ma di aprire anche sul nostro sito una lotta all’ultimo candito tra pandori e panettoni proprio non ci sembrava il caso. Per il Natale di quest’anno – che sì, fatevene anche voi una ragione, è praticamente alle porte – abbiamo deciso di darla vinta ai secondi, concedendo ai tifosi della squadra avversaria di buttarsi sul cioccolato, che, come consolazione, sappiamo tutti funziona sempre alla grande.

Il tutto per dirvi, in sostanza, e senza troppi (altri) giri di parole, che un giro potreste farlo voi sul nostro sito, per dare un’occhiata ai prodotti solidali che abbiamo realizzato in collaborazione con la Pasticceria Colombo di Barasso in occasione delle prossime festività natalizie: panettoni artigianali, nella versione classica e al caffè, e tavolette di cioccolato al latte, fondente e bianco con la frase “Buon Natale” in Braille.

Potete ordinarli entro il 20 novembre prossimo per assicurarvi produzione e spedizione in tempo per le feste. E in tempo anche per non ritrovarvi la sera della vigilia senza regali per i vostri cari; oltre che per fare un gran regalo a noi.

Let us ski!

Dal 6 al 9 dicembre, Real Eyes Sport, con Giocampus e Fiemme Fassa Sport Inclusivo, va sulla neve

Le stagioni cambiano, ma altre cose no!

Dopo le avventure estive in quel di Parma, prosegue la nostra fantastica collaborazione con Giocampus: nel periodo invernale, infatti, ci ritroveremo ancora insieme in Trentino, e più precisamente a Cavalese (TN), per una tre giorni di sci (e non solo, ovviamente); stesso divertimento di sempre, insomma, ma sulla neve, all’Alpe Cermis, dal 6 al 9 dicembre.

L’esperienza, fatta di sport, movimento e libertà, sarà resa possibile anche dalla collaborazione dell’associazione Fiemme Fassa Sport Inclusivo, che ringraziamo.

Cinque i posti disponibili, per bambini tra i 7 e gli 11 anni. Ma affrettatevi, perché le iscrizioni chiudono il 20 novembre!

Per ulteriori informazioni potete visitare la pagina del nostro sito dedicata all’iniziativa (questo il link: https://sportrealeyes.it/giocampus-neve/) e contattare la nostra segreteria per le iscrizioni (questo l’indirizzo: segreteria@sportrealeyes.it).

Se non doveste riuscire ad accaparrarvi un posto, ad ogni modo, non preoccupatevi: abbiamo in programma un’intera settimana sulla neve anche a febbraio; per cui, dei pranzi e cenoni natalizi, questo è solo l’antipasto!

Il mare si riempie un bicchiere alla volta

Real Eyes Sport approda sulla tv nazionale: dall’01 al 14 dicembre il nostro spot in onda su La7

Com’è che è nato il mare? La sua massa, la sua energia: si sono accresciute goccia dopo goccia, o si sono piuttosto generate con impeto nell’arco di pochi secondi? Certo è che, nel caos seguito a quello che generalmente chiamiamo Big Bang, atomi di idrogeno e ossigeno si sono uniti in eterno formando quell’enorme distesa d’acqua che accarezzava la Pangea. 

In fondo, le grandi cose altro non sono che l’unione di tanti pezzi assai più piccoli che, in qualche modo, trovano nel loro equilibrio comune la forza di crescere. Un po’ come Real Eyes Sport, che, negli ultimi anni, stillando goccia dopo goccia entro il recipiente dell’esperienza, ha dato vita a un mondo in cui bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti hanno la possibilità di scoprire le proprie capacità fisiche attraverso lo sport e imparare a relazionarsi con gli altri e con l’ambiente che li circonda; perché – ed è ciò che più ci preme veicolare – anche senza la vista, senso primario, si può condurre una vita normale.

«Si gioca, si cade, si corre e si ride: insomma, si vive alla grande». Dice così la piccola voce narrante del breve spot che dall’01 al 14 dicembre andrà in onda su La7 (questo il link al video: https://youtu.be/45T6gHYIeSo?si=tvKxnKgJxhJkCNnG).

Cosa fanno in sostanza i bambini dell’associazione? Quello che farebbe qualsiasi altro bambino della loro età. Ed è anche per questo che per noi, trasmettere i vissuti dei nostri ragazzi attraverso la condivisione delle attività che svolgiamo è una goccia che riteniamo fondamentale per dar vita a un mare forte e indomito in grado di cambiare le cose ed erodere preconcetti.

In tal senso, perciò, approdare su canali nazionali, mostrando bambini con disabilità che praticano sport, è un traguardo davvero importante che ci dà modo di raggiungere un pubblico di assai più ampie dimensioni: così facendo, il messaggio risulterà più incisivo, molti altri potranno conoscere la nostra realtà, e aiutare o essere aiutati da un’associazione che, proprio come le infinite gocce di oceano messe insieme, non conosce limiti.


Questo numero della newsletter è stato scritto in collaborazione con i giornalisti sociali di Fondazione Bullone. In redazione: Federica Margherita Corpina, Jacopo Di Lorenzo, Michele Fagnani, Salvatore Cristiano Misasi.